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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

FOLLE DISQUSIZIONE

                                                  (divergenze con la tastiera) 1 -Ciao Tastiera come stai?  -Come vuoi che stia, sono qui, aspetto che mi degni. -Hai ragione, è un po’ di giorni che non ci si vede, non avevo niente da scrivere. A dir meglio non avevo voglia di dire,vedere, e sentire nessuno. -Se sei qui vuol dire che ti è passata allora. -Non proprio. -Se vuoi una spalla per piangere accomodati pure. -No, non sono arrivato a tanto. -Questo vuol dire che sei qui solo per salutarmi? -Anche. -Senti se ti devo cacciare monosillabi dalla bocca, vaffanculo. -Ecco visto? Avevo ragione, a voi dipendenti non bisogno mai darvi troppo spago, subito vi prendete il dito con tutta la mano. -Piano amico, da quanto in qua un datore si confida con un dipendente? Sei tu che sei venuto da me, a portarmi le tue lagne, e se queste non mi piacciono sono autorizzato a mandarti a fanculo per la seconda volta. -Forse hai ragione. -Non forse, ho ragione, va b

CHI CI MARCIA?

Credo quasi tutti quelli che hanno un cellulare primo poi incappano in quei messaggini inconsciamente attivati, che fanno raddoppiare il costo del servizio. La disgrazia è che non sai come lo hai attivato, ancor di più come fare per disattivarlo. Non basta contattare la società telefonica, e dire loro che niente hai che fare con quei messaggi non richiesti. A questo punto mi viene da chiedere chi ha autorizzato la società telefonica per questo addebito? Loro diranno: lei. nell'accettare il contratto con quei signori dei messaggi. Ok, fin qui posso essere anche d'accordo, c'è un ma. Io ho sottoscritto con la società telefonica un contratto di servizio in più l'autorizzazione all'addebito sul mio conto corrente presso la mia banca. Ma non ho autorizzato, la società telefonica, d'addebitarmi un servizio posto da altri senza la mia autorizzazione. Non basta la semplice dichiarazione di chi fornisce il servizio, la società

SELEZIONE NATURALE

Perché non dire la mia! Ieri la televisione ha fatto vedere quello che il parlamento è capace di fare: cioè fregarsene dei cittadini, perché sono pronto a scommettere che ognuno di quelli, che hanno votato contro  l'arresto, sanno benissimo chi è, meglio dire, cosa è la famiglia Cosentino a Casal di Principe. Da queste parti si usa dire: voce di popolo, voce di Dio. A Casal di Principe, e non solo, anche le pietre sanno chi sono e a chi appartengono. E' vero che la legge dice che fino a che non si prova la colpevolezza processuale vige la presunzione di innocenza. Visto la lentezza dei tribunali, visto i cavilli che il codice civile e penale permette, i processi sono destinati a morire tutti per prescrizione o per insufficienza di prova. Tutto questo potrebbe essere accettabile sempre ché  valesse per tutti, ma quanti possono permettersi un avvocato che segue il processo per dieci quindici anni?   A nessuno di quelli che hanno votato contro l'arresto è venuto il dubbio c

ERGASTOLANI PER SCELTA!

Non voglio, ne indento, fare una difesa alla categoria dei piccoli esercenti al dettaglio, la mia è una constatazione, una testimonianza che rispecchia una verità che molti non sanno, o fanno finta di non sapere. Il comune sentire, di oggi, degli esercenti è che al peggio non c'è mai fine. I poveracci della vendita al dettaglio, il negozio sotto casa, che tanto comodo faceva alla massaia la mattina, tra breve non ci sarà più. Hanno, per decreto, segnato la sua morte. I miei genitori hanno speso una vita in uno di questi negozio, nonostante il loro comportamento poco consenziente a pagare le tasse, nonostante dichiarazioni poche veritiere. Non hanno mai comprato una casa, non hanno mai visto la neve cadere sulle montagne, non hanno mai passato una settimana su una delle spiagge nostrane, che dico, neanche un giorno, nonostante residenti in una città di mare. Alla fine, alla loro dipartita, noi figli abbiamo dovuto sottoscrivere un atto notarile dove si dichiarava la nostra rinun

LA PELLICCIA SI RIBELLA (2)!!

Quando a starnazzare sono i ricchi l'eco e sempre più lungo. A destra ed a manca si sciupano le rimostranze, ed i pareri, se le ispezioni della Guardia di Finanza, hanno fatto bene o male a farle sui luoghi di villeggiature (In). Nel mio spot del 8/1c. facevo rilevare, di essere a conoscenza che le ispezioni della Guardia di Finanza si susseguivano quasi tutti i giorni nelle zone di villeggiature molte meno ricche di quelle che tanta polemiche suscitano le odierne. Evidenzio tutto questo per evidenziare ancor di più la disuguaglianza di trattamento ad opera di chi fa i controlli. Una delle ragione è quella citata sopra,( quando starnazzano i ricchi l'eco è sempre più lungo). Non ci vuole un commercialista per capire che chi cumula grossi utile non è certo chi vende prodotti di prima necessità in zone povere, dove i margini di utile si conoscono, non si può dire lo stesso del gioielliere, e anche di quelli che di prima necessita, di Cortina o di Portofino dove i

LA PELLICCIA SI RIBELLA!!

Miracolo, anche i ricchi riescono a piangere! Ci voleva la guardia di finanza perché questo accadesse, onore e merito ai nostri finanzieri, finalmente si sono accorti che in italia esistono anche i ricchi! Era un po di tempo che mi interrogavo se anche in altri posti di villeggiatura ci fossero controlli come quelli che la guardia di finanza conduce, da anni, nientepopodimeno sul litorale Domitio, per intenderci quello che va da Licola, (Pozzuoli) a Baia Domitia (Caserta). Terra di extracomunitari, camorra, contadini, e qualche impiegato che con sacrifici di una vita è riuscito a comprarsi, anche lui, una appartamentino vicino al mare. Si, perché sono anni che la Guardia di Finanza controlla, sistematicamente tutti i giorni, gli esercenti della zona, gli scontrini vanno dai tre Euro ai sette euro, tanto spende un villeggiante della zona per comprare un litro di latte, un pezzo di pane, 200gr. di mortadella o 200gr. di prosciutto cotto! Ancora una volta si è dimostr

GLI EDITI DELLA LEGA!

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Questo cartellone, come altri, nel comune di Varallo Sesia, in Piemonte,campeggia all'entrata del  paese, e per ricordarlo ai cittadini, anche all'interno del paese. Non credo che una giunta comunale si possa arrogare il diritto di non rispettare chi non la pensa come loro. Per cui invito a quei cittadini dissenzienti di far sentire il coro e la forza di chi non è d'accordo con simile forme di razzismo.  La mia solidarietà, spero con la mia quella di tanti altri. Cari amici di Varallo Sesia, credo siate a conoscenza di un vecchio detto, recita così: chi pecora si fa, il lupo se lo pappa. La Lega ci marcia sulle paure, da queste ricava il suo consenso, ha dimostrato, in nove anni di governo, di non saper far altro che incutere paure e speranze irrealizzabile. L'unione fa la forza, cercate altri che la pensano come voi, organizzatevi in senso civico, i politicanti, tipo Lega, hanno paura di essere contestati, perché sanno che oggi sono cento, i contestatori, domani c

FANTAPOLITICA?

l'interrogativo è d'oblico, in un mondo senza certezza. Anche se a ben analizzare di fantasia c'è ne poca, meno ancora di politica. C'è ancora chi crede nelle ideologie? Nella passione di far politica? Speravano di riuscire a controllare il potere economico a loro piacimento, invece questi hanno pensato fare a meno di loro, comprarsene il necessario alla bisogna. Oggi assistiamo al fallimento planetario della politica, l'impotenza di reagire alla stretta economica imposta dall'alto, (non dalla politica) ma da chi detiene le redini del potere economico. Il club dei Paperoni è  uscito allo scoperto, stanno dimostrando che contro di loro nulla si può, si rimpinzano di Euro e dollari  a loro piacimento, fregandosene degli Stati e dei loro cittadini. Tutti fanno finta di non conoscere la causa di quello che succede. Basterebbe chiedersi: a chi conviene tutto questo? Come tutte le trame che si rispettano c'è sempre un colpevole, basta trovare i