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Visualizzazione dei post da novembre, 2011

I VENDITORI DI ANIME

1 C’è fermento in Paradiso, nella grand’area delle riunioni, a riempire l’immenso piazzale erano i Venditori d’Anime chiamati a raccolta dal Signore alla sua presenza. Quel raduno per, i Venditori d’Anime, non era un fatto insolito, normalmente erano impiegati uno per volta, mai in coppia e tanto meno insieme con altri, era evidente la comunicazione di qualcosa d’importante. Un Venditore, rivolgendosi al suo vicino. - Speriamo di non sia soltanto un sermone. -Se anche fosse, avrà sicuramente un messaggio, un significato,i sermoni servono a farci riflettere, non siamo immuni ad errori. - Sei un venditore o un predicatore. Risponde un po’ indispettito il primo Venditore Il secondo sta per rispondergli. In quel momento la voce del Signore, forte e chiara, prevale sul brusio generale. - Miei cari, lo so, vi state chiedendo qual è il motivo e perché siete stati chiamati solo voi terresti, per il semplice fatto che sul Pianeta Terra, come lo chiamate voi, le cose non vanno bene. Devo trova

LO SPECCHIO MAGICO

C’ era una volta, non molto tempo fa, in un paese non molto lontano, il popolo eleggeva ogni cinque anni il suo Re. Questo accadeva prima che fosse eletto Silvio I, un uomo molto ricco di sé, e di soldi, il suo potere economico si estendeva per tutto il Paese. Stufo di concorrere ogni cinque anni, fece arrivare a corte gli azzeccagarbugli migliori del Paese, disse loro di trovare un sistema come sbaragliare gli avversari e permettesse di vincere sempre lui. Li chiusi in una stanza senza viveri né acqua con il solo compito di trovare un sistema per farsi eleggere automaticamente ad ogni elezione. Dopo che molto di loro rifiutarono l’incarico, dopo breve periodo di segregazione, alcuni arrivarono sfiniti, sull’orlo della sopravivenza, fino il giorno che venne l’idea l’ultimo  azzeccagarbugli  superstite. Subito si presento a corte e spiegò la sua idea al Sovrano Silvio I. - Sire voi avete in dotazione lo specchio magico donatovi da Bettino I, il quale riflette tutte le immagini che desi

C'ERA UNA VOLTA............

                                  C'era una volta un bellissimo e antichissimo Paese, definito culla della civiltà. Per millenni i suoi abitanti tennero molta cura del loro passato, per conservare e ricordare al mondo la sua bellezza. Ci furono guerre, dove il nemico evitava di colpire i tesori di quel popolo, che con tenace cercavano di difendere, nemmeno i terremoti, riuscirono a scalfire quel tesoro, come se una mano divina avesse preso, sotto sua tutela, il bellissimo Paese. Poi venne il periodo buio, fatto da uomini Bui, uomini che non capirono il tesoro tramandato dai lori avi, pensarono di non averne bisogno, non apprezzavano quella bellezza, per loro erano solo ruderi. Uomini senza storia, uomini che saranno ricordati per la loro inefficienza. Quella mano divina che per millenni aveva protetta la sua conservazione, come per incanto smise il suo benefico affetto. I fiumi s’ingrossarono allagando intere città, i terremoti non risparmiarono gli antichi borghi medievali, i

E FIGLI SO PIEZZ' E CORE

Chi ha pensato che Berlusconi ha convocato la famiglia per fare il punto della situazione patrimoniale, e dei rischi che essa correva, si sbaglia di grosso, secondo il mio parere le cose sono andate diversamente: mi spiego. A convocare la famiglia non è stato Berlusconi, ma bensì la famiglia, con l'aggiunta del socio di una vita, Confaloniere. M'immagino già cosa abbiano detto al convocato. Caro papà il giocattolo che tanto ti divertiva si è rotto, come ci siamo rotti noi ad assistere al tracollo delle nostre società, di questo passo o ti ritiri in buon ordine o t'interniamo per incapacità mentale. Forse hanno usato toni e modi diversi, per il bene della famiglia e per  un minimo di rispetto per chi aveva dato loro l'opportunità di sedere  su comode poltrone. La sostanza non è che cambia, il Cavaliere senza onore, davanti all' evidenzia dei fatti, non ha potuto fare altro che abdicare.  Si è reso conto, se le cose andavano male, come si prospettavano,  per lui,

A CHI ONORIFICENZA?

Da più parte, e molto spesso, si usa la parola, avere gli attributi, a voler significare qualcosa che può essere onori fico, se li hai, o dispregiativo, se non li hai, condizionato e indirizzato  secondo chi lo pronuncia e a chi è riferito. A voler essere pignoli, ma non tanto, tutti abbiamo, comprese le donne, quegli attributi  qui si riferiscono certi signori. La differenza, sta nel dare il significato giusto alla parola suddetta. C’è chi pensa, erroneamente, che gli attributi vengono dal basso ventre, maìtre a penser della destra italica, dando capacità intelle- ttive ad organi sessuali. Se poi, gli attributi derivano dalla parola attributo, in altre parole, onorificenza araldica, come spiega ogni buon dizionario. Bisogne- rebbe far capire, a chi deve, l’araldico, da un po’ d’anni, è scom- parso nel nostro paese, non c’è più. Le onorificenze che acquisivano con onore, nelle battaglie, da Ca- valieri senza macchia, non sono le stesse, che oggi, s’ammantano i nostri Cavalieri del

SI E' ROTTO IL GIOCATTOLO!

Poverini, a vederli sembrano tanti ragazzini a cui hanno sottratto il  giocattolo,ognuno di loro ha da ridire sul cosiddetto governo tecnico. Come se un La Russa, avesse più competenza di un ammiraglio fresco di Afganistan, messo alla guida del nostro casareccio esercito, forse,  perché non ha come lui, esperienza di manganello fuori le università. Il modello becero di questa destra malavitosa, ha vermigato l'intera economia del nostro povero paese, stavano per divorare l'intero Stato,  ci avrebbero digeriti, sputandoci fuori come noccioli, senza più le vesti. Hanno la faccia tosta di andare per le chiesette televisive a prospettare  il loro pensiero, come se ancora oggi noi non lo conoscessimo. Il maestro (sign), del giornalismo nazionale, il magnifico Sallusti, del famoso quotidiano" Il Giornale", vangelo dei militanti del popolo della libertà, osa permettersi, stravaccato su una comoda poltrona di un salotto televisiva, di fare le pulce al governo testé insedi

E' FINITO IL GRANDE SOGNO?

La rovina dell'uomo, è l'ingordigia, non ha limiti, si chiede sempre di più dalla vita. Bramiamo,agogniamo, sogniamo di averne un pezzo. A volte c'è qualcuno che promette di farne parte, invece ti trovi più povero di prima. Sembra che i massimi pensatori dell'era dell'abbuffata si sono dimenticato, chi, e come, si è arrivato a 2000 miliardi di debito pubblico. Non è molto difficile far di conto: tutto è cominciato con lo sprint, l'acceleratore che diete Craxi, con elementi come Berlusconi, non so chi per primo ha proposto all'altro l'idea di tartassare a nero l'economia italiana, alla politica italiana non è bastò più la mazzetta, il contributo al partito. La politica cominciò a pensare in grande. Fu così che ebbe inizio l'era del 20%. Non c'era gara, appalto, concessioni, che non venisse concesso dietro il pagamento anticipato della prebenda. Se a questo aggiungiamo l'enormità di spesa pubblicitaria, a cui si sottopo

CHI HA TRADITO UNA VOLTA................

Berlusconi: chi lascia la maggioranza tradisce il paese. Doveva spettarselo, i soggetti sono gli stessi della prima volta. Quelli che tradendo, altri, sono arrivati a lui. G20 mette sotto sorveglianza l'Italia: Alla fine c'è riuscito anche questa volta. Berlusconi pur di non farsi mettere, lui, sotto sorveglianza,(dalla giustizia italiana) ha messo il Paese. Visto allo zoo: osservavo delle scimmie e i loro gesti mi hanno ricordato il nuovo modo di esprimersi della politica nostrana: rutti, peti, dito medio alzato, pernacchie. Siamo tornati agli albori? I proverbi sono pillole di saggezza: dimmi con chi stai e ti dirò chi sei! Questo, i nostri amministratori, dovrebbero sapere, perché poi si meravigliano? Se il comportamento degli altri si eguaglia al suo? Molti pensano che urlare le proprie convinzioni fanno più peso nel discutere, errore: il mondo è comandato da uomini invisibili, dettano ordini sommessamente che hanno un peso indefinibile.

TUTTA COLPA DI UN NUMERO?

Sperava di arrivare all'anno nuovo, lo sperava spasmodicamente, arrivare al 18mo anno, bypassando il 17mo anno incolume. Il sogno, all'uomo del sogno degli italiani, non è riuscito!  Qualcuno direbbe, che sfiga! E' proprio vero, il 17 porta jella. Nemmeno all'unto del signore è stato risparmiato la sconfitta. A nulla sono valse le danze propiziatorie dei vari sciamani, in testa il grande uomo, ( come quantità), di Giuliano Ferrara. L'uomo sembra sconfitto, ma non sempre quello che appare è. Di sicuro non è uno che sta con le mani in mano, per ora deve stare buono. Il socio di minoranza gli ha ricordato che se lui continuava a stare  sul trono di carta pesta, le sue società avrebbero perso, una quisquilia,  come 250milioni di euro al giorno. La puzza, dal fondo dei pantaloni, l'hanno sentita ai piani superiori, di palazzo Graziali, se l'era fatto sotto dalla paura. Da bravo milanese  ha sentito il richiamo del dio denaro, a quello non si può far finta