FOLLE DISQUSIZIONE


                          
                       (divergenze con la tastiera)

1
-Ciao Tastiera come stai?
 -Come vuoi che stia, sono qui, aspetto che mi degni.
-Hai ragione, è un po’ di giorni che non ci si vede, non avevo niente da scrivere. A dir meglio non avevo voglia di dire,vedere, e sentire nessuno.
-Se sei qui vuol dire che ti è passata allora.
-Non proprio.
-Se vuoi una spalla per piangere accomodati pure.
-No, non sono arrivato a tanto.
-Questo vuol dire che sei qui solo per salutarmi?
-Anche.
-Senti se ti devo cacciare monosillabi dalla bocca, vaffanculo.
-Ecco visto? Avevo ragione, a voi dipendenti non bisogno mai darvi troppo spago, subito vi prendete il dito con tutta la mano.
-Piano amico, da quanto in qua un datore si confida con un dipendente? Sei tu che sei venuto da me, a portarmi le tue lagne, e se queste non mi piacciono sono autorizzato a mandarti a fanculo per la seconda volta.
-Forse hai ragione.
-Non forse, ho ragione, va be per questa volta ti perdono, ora dimmi, che ti è successo per stare di così di cattivo umore.
-La pecora nera.
-La pecora nera?
-Si la pecora nera.
- Andremo avanti per molto, che cazzo significa la pecora nera, me lo spieghi una buona volta.
-In ogni famiglia c’è sempre una pecora nera.
-Parli per luoghi comuni? Non mi risulta, che nella tua c’è una pecora nera.

2
-Dicevo pecora nera in senso lato.
-Dagli con i monosillabi, riesci a spiegarti con un fottutissimo ed intero pensiero su questa benedetta pecora nera?
-Certo che riesco ad esprimere un fottutissimo e compiuto pensiero, ti dicevo la pecora nera.
-Senti non potresti, evitare la pecora nera, e proseguire con il seguito? M’incomincia a dare sui nervi solo sentirla.
-Come faccio a spiegarti se non parto dal presupposto, che è la pecora nera.
-Sarà pure un presupposto ma avrà pure un seguito questa maledetta pecora nera.
-Certo che ha un seguito la pecora nera.
-Forse saranno gli agnellini neri.
-Gli agnellini neri? Chi cazzo sono gli agnellini neri.
-Dicevo il seguito della pecora nera sono gli agnelli neri figli della pecora nera che seguono la madre nera.
-Non è detto che i figli della pecora nera siano tutti neri.
-Be i figli dei neri sono neri fino a prova contraria, questo dovrebbe valere anche per le pecore nere.
-No, non è così.
-Perché non è così?
-Mentre per i neri lo sono diventati tali per l’esposizione al troppo sole nei luoghi d’origine, per la pecora nera si tratta di modifica nel dna. Cioè cromosoma diverso che può, non sempre, modificare il manto della pecora nera.
-Cazzo allora a questo punto se si riuscisse a trovare come modifica questo cromosoma, tutti i neri potrebbero diventare bianchi.
- No. Non è così, poi chi ti dice che i neri vorrebbero diventare bianchi?
3

-Per il gusto di metterlo in quel posto ai razzisti di tutto il mondo.Va be' ora mi riferisci il seguito della pecora nera?
- E’ questo il quesito che mi rode, se si potesse modificare il cromosomi dei neri questi sarebbero contenti?
-Ma va a fanculo per la terza volta!!!


                                            La pecora bianca

- Ciao tastiera nera.
- Oddio rieccolo, finito con la pecora nera, ricominci con la tastiera nera, che ta fatto il nero per avercela tanto con lui?
- Dicevo, tastiera nera, perché tu sei nera, se eri bianca avrei detto tastiera bianca, mi sbaglio?
- Avresti potuto dire semplicemente tastiera.
- Allora sei tu che ce lai col nero, è come per la pecora bianca
- Senti, non ricominciare come l’altra volta, per dirmi del dna della pecora nera sei stato un’ora a farfugliare cose insensate. Dimmi ora che centro io con la pecora bianca.
- La pecora bianca non ha cromosoma diversi di un’altra pecora bianca per cui è una pecora bianca e si distingue per questo, tu sei nera e ti distingui da una tastiera bianca, per cui io ti chiamo tastiera nera.
- Non credo che tu rivolgendoti ad una pecora bianca, in mezzo ad un greggio di pecore bianche, la chiami: ehi pecora bianca, si girerebbero tutte verso di te, come faresti a distinguerla?.
- Certo, tu però non sei in mezzo ad una montagna di tastiere nere. Oltretutto tu sei una cosa non potresti voltarti, la pecora bianca è un essere
- È vero sono una cosa, e poi non sono in mezzo ad una montagna, allora non c’è motivo di distinguo. A questo punto se anche tu sei un essere perché cazzo parli con una cosa.
 4

- Io non sto parlando, rimugino i miei pensieri e uso te per rispondermi in seconda persona.
- Non è che dovresti fatti visitare da un neurologo? Ti poni dei quesiti e vuoi che sia io a risponderti, cioè tu.
- Siamo solo noi due in questa stanza con chi vuoi che parlo.
- c’era bisogno di tutta questa tiritera per dirmi che ti senti solo e sconsolato, allora l’Hai fatto a posto a chiamarmi tastiera nera.
  - Ma che, ero venuto a parlarti della pecora bianca
- Cos’ha la pecora bianca? Mi vuoi dire che la pecora nera è più speciale della pecora bianca? Che questa potrebbe sentirsi menomata? Ma la pecora nera è una minoranza risibile, di che si dovrebbe preoccupare la pecora bianca?
- Proprio perché sono una minoranza, perdipiù indifesa, danno fastidio, anche i cinesi davano fastidio, poi sono diventati una maggioranza e nessuno chiama più muso giallo un cinese.
- Non si potrebbe avere un cromosoma intercambiabile, cosi quando hai voglia d’essere nero sei nero quando hai voglia d’essere bianco sei bianco, così la facciamo finita.
- Se è per questo, per le pecore, la faccenda è bella e finita.
- Come sarebbe bella e finita?
- Perché le pecore non hanno il cromosoma dei colori, non distinguono il nero dal bianco vedono tutto grigio.
- Con ciò vorresti dire che il guaio è nostro che distinguiamo i colori.
- No, non è un guaio distinguere i colori, pensavo come sarebbe stato idilliaco se non ci fossero, non avremmo neri, gialli, rossi, saremmo tutti di un colore.
- No, non sarebbe idilliaco, sarebbe triste. Lo dicevo io che ti avrei mandato a fanculo per la quarta volta, però questa volta non ci vai da solo, ti mando insieme alle tue dannate pecore.


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