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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

L'ultima arrivata (3 )

È così, dopo le incombenze serali, i denti, la pipì, e il bidè, ci siamo messi sotto le lenzuola. Non appena messo nel letto mi si stringe contro poggiando la testa sulle mie tette. « Che fai? Ascolti il mio battito cardiaco, ti posso assicurare che mi sento bene.» « Ti voglio bene, Femia » « Anch'io te ne voglio, Milena» « Io te ne voglio di più » « Come fai a dirlo? Lo misuri con il metro? » Lei per tutta risposta, alza la testa dalle mie tette, mi ficca in bocca dieci e più centimetri della sua lingua rigirandola in cerca di qualcosa che non trova. Perché non mi sono staccata da quel risucchio? Perché non l'ho buttata fuori dal letto e giù dalle scale? La novità mi aveva lasciato di sasso, poi più semplicemente, cominciavo a provare gusto. Una remora di femminilità è insorta. « A me piacciono gli uomini, Milena » « Anche a me, Femia » « È da tutta una vita che aspetto il mio principe azzurro, Milena » « Anch'io l’aspettavo, Femia » « Perché l’aspe

L'ultima arrivata (2)

.Un bavoso vecchio rincitrullito, si dipinge i capelli, il viso imbrattato di creme per nascondere le rughe: vuole assicurarsi il cazzo! Prendo Milena sottobraccio, la cartella sotto l’altro, ci avviamo nel mio ufficio. « Bene, cara Milena, a noi due. Tu sai come si stipula una polizza, vero? Sì, è quello che immaginavo. Questa che ti proponiamo è un picicinino diverso dal solito » Dopo aver illustrato per benino, senza che lei facesse nessun’obiezione, chiudo la cartella consegnandogliela. Lei mi guarda con il sorriso furbetto mi fa. « Ora che ti ho tolto le castagne dal fuoco, merito un caffè?»  Il mio viso deve denotare più che uno stupore, hai capito! La novellina! Ha capito tutto, ed io che pensavo d’essere furba. Alla fine gli sorrido anch’io. « Meriti più che un caffè, mia cara Milena, ci hai messo nel sacco a tutti e due. Con questo, non credo dispiaccia portare tu avanti la pratica, vero? Comunque io sono sempre qui per qualsiasi chiarimento » « Ok, non preoccupa