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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

SODOMIA & CAMORRIA

Mi perdoneranno gli eredi dei cittadini Sodoma se faccio, l’accostamento ai tempi attuali, dell’apologia fatta della loro città dalla chiesa, per questo, i poveri Sodomiti si sono dovuti nascondere al resto del mondo. Da allora possiamo affermare che: l’uomo ha perso il pelo ma non il vizio? I Cavalieri nei loro castelli praticano la Sodomia, mentre il popolo è vessato dalla camorria. Formalmente siamo diventati più civili, lo dicono le leggi, leggi fatte dagli stessi Cavalieri & Camorristi, valgono per gli altri non per loro. Nell’attesa che un fulmine divino tramuta i Cavalieri & Camorristi in statue di sale, il popolo che fa? Conta quanti ceci entrano in un piatto con pasta? Si guarda una punttanata del “grande fratello” o L’isola dei famosi? Assistere alle insulse dicerie sportive di Biscardi? Ebbene sì! È questo quello che fa il popolo, si gira i pollici mentre si gode la TV, con affianco la moglie conta quanti piselli ci sono in un baccello. Non s

IL GREGGE VERDE

C’è nel dna degli italiani una forma d’assoggettazione patologica L’Italia non per caso, dopo la caduta dell’Impero Romano, è stata terra di conquista da parte, Francia, Spagna, Austro-Ungarico, per non parlare di tanti altri che bene o male ci hanno influenzato. Abbiamo dovuto aspettare l’Uomo forte italico per toglierci dalla colonizzazione, possiamo ritenerci fortunati, perché quel marzo del 1861 se non ci fossero stati, Mazzini, Cavour, e Verdi. Avremmo avuto il primo dittatore con camicia rossa di Giuseppe  Garibaldi. Non passa molto tempo che il desiderio dell’uomo della provvidenza si presentò sotto le vesti di Cavaliere. Il falso socialista Benito Mussolini con le sue camice nere. C’è voluto una guerra ed una quasi rivoluzione civile per liberarcene. A distanza di 65anni, gli italiani hanno sentore di nostalgia dell’uomo forte, Cavalieri con camice colorate, c’è chi la indossa azzurra e chi verde, (cambia il colore, il fattore rimane lo stesso). C’è chi por

LO SPECCHIO MAGICO

C’era una volta, non molto tempo fa, in un paese non molto lontano, un popolo che ogni cinque anni eleggeva il suo Re. Questo accadeva  prima che fosse eletto Silvio I, un uomo molto ricco di sé, e di soldi,  il suo potere economico si estendeva per tutto il Paese. Stufo di farsi eleggere ogni cinque anni, chiamò a corte tutti i migliori azzeccagarbugli. Li chiusi in una stanza senza viveri né acqua con il solo compito di trovare  un sistema per farsi eleggere automaticamente ad ogni elezione. Dopo che molto di loro rifiutarono l’incarico dopo breve periodo di segregazione, alcuni arrivarono sfiniti, sull’orlo della sopravivenza, fino il giorno che venne l’idea all’ultimo superstite. L’azzeccagarbugli si presento a corte di Silvio I, e spiegò la sua idea. - Sire voi avete in dotazione lo specchio magico donatovi da Re Bettino I,  il quale riflette tutte le immagini che desiderate, potreste produrre tanti specchi magici, collegarli al vostro in modo che, per quante case ci sono  in

LA FAMIGLIA (secondo Giovanardi)

Qualcuno dovrebbe far sapere al sottosegretario alla famiglia, il roboante senatore della repubblica Carlo Giovanardi. Non è stato l'Ikea, e tantomeno la chiesa cattolica, a dare inizio all'agglomerato che poi è divenuto famiglia. Famiglia è una definizione, diciamo, moderna, ai suoi albori l'uomo ha sentito l'esigenza di convivere, con e insieme con altri, per meglio difendersi da attacchi da animali feroci, poi da tribù avverse, senza sottovalutare i rapporti sessuali. La prole e l'aumento  di numero facendo parte del nucleo, ha creato quella che poi qualcuno la definì famiglia. Il roboante senatore dovrebbe sapere che non è un'etichetta a creare l'amore e la coabitazione comune che forma la famiglia. Molto spesso non basta l'etichetta a fermare mani assassine, soprusi, sopraffazioni, angherie, e invidie, nelle famiglie Doc. Due o più persone che si tengono per mano, guardando al futuro, dovrebbero stimolare, nel roboante senatore,

CODICE A BARRE

Non passera molto tempo che anche l'uomo avrà il suo codice a barre come  prodotto di largo consumo, similare al pollo da banco. Già oggi con il cellulare in tasca sei seguito, domani sarà obbligatorio sottoporsi ad un impianto di clips sotto pelle. Sarà il tuo codice a barre, ovunque andrai sarai controllato tramite barriere informatiche. I ragazzi non potranno più marinare la scuola, le mogli o i mariti non potranno fare scappatelle. I lavoratori non potranno più darsi ammalati, per poi fare gite al mare o in montagna. Non ci saranno più mafiosi o dranghetisti latitanti,  i poliziotti non potranno fermarsi al ristorante o al bar per rifocillarsi in santa pace, o vedere la partita. Per ora hanno munito di braccialetti solo alcuni, dato per scontato che tenere sotto controllo il popolo, conviene a chi comanda, non passera molto, prima che un volenteroso parlamentare farà sua l'idea, a meno ché, chi comanda non ha qualcosa da nascondere più del semplice

CHI DETERMINA LA VITA

Il filosofo J. hillman afferma, a determinare la vita non è l'amore, tantomeno i sogni che ognuno si porta dietro, ne le passioni. Con lui è d'accordo anche il suo collega Vittorino Andreoli. Entrambi dicono che ha determinarla è il potere economico, è il vil soldone, per intenderci.                           ----------------- Da che l'uomo anteposto il denaro come merce di scambio, ha determinare la sua vita sono i soldi, chi più ne ha, più determina, sia la sua che quella degli altri. Se è vero che il dieci per cento della popolazione del pianeta detiene il novanta per cento della sua ricchezza, dobbiamo dedurre: che il novanta per cento della popolazione è alla dipendenza, in toto, del restante dieci per cento dei suoi simili. Gli esempi non mancano, la  Lega Nord si batte per avere più soldi. Il potere economico di Silvio Berlusconi, condiziona la vita degli italiani. Per molti decenni gli Stati Uniti hanno condizionato la vita dell'occidente, ch

LA VERITA'

La Verità è un tesoro che tutti si nasconde per paura sia trafugato. E' talmente ben nascosto, spesso non si riesce più a trovarlo, smarrisce. Allora si ricorre alla verità di comodo, scudo propiziatorio della bugia. Il pericolo che corre, di chi fa spesso uso della verità di comodo, di non saper più distinguere, si convinge di aver detto la Verità.

C'ERA UNA VOLTA...........

C'era una volta, un bellissimo e antichissimo Paese, definito culla della civiltà, per millenni i suoi abitanti ebbero molta cura del loro passato per conservare e ricordare al mondo la sua bellezza. Ci furono guerre, il nemico evitava di colpire i tesori che quel popolo con tenace cercava di difendere, terremoti, bradisismi, non riuscirono a scalfire quel tesoro, come se una mano divina avesse preso sotto sua tutela il bellissimo Paese. Poi venne il periodo buio, fatto da uomini Bui, uomini che non capirono il tesoro tramandato dai lori avi, pensarono di non aver bisogno di quel tesoro, per loro erano solo ruderi, uomini senza storia. Quella mano divina che per millenni aveva protetto e conservato, come per incanto smise il suo benefico affetto. I fiumi s'ingrossarono allagando intere città, i terremoti non risparmiarono gli antichi borghi medievali, musei all'aperto si sgretolarono sotto l’acqua e il fango. Uno per volta, statue, vecchi castelli,

CREDERE? UN BISOGNO!

E' difficile non credere in qualcosa, da come va il mondo, se così non fosse, non ci sarebbe nessun Dio,che poi si chiami , Budda, Maometto, Confucio, Allah, fa lo stesso. Credere è una necessità che l'essere umano ha nel suo dna, un'arma per combattere la sua debolezza con l'ignoto, un'arma bugiarda, menzognera, ma comoda, crediamo in dio perché ci riserva un posto in prima fila, crediamo in babbo natale, befana, che ci porti tanti regali, crediamo nei maghi, alle streghe, agli untori, chiromante, crediamo alle creme che ti fanno dimagrire dal dì alla sera, crediamo al politico che ti promette mari e monti. crediamo che se la chiamiamo Fede non è più bugia, crediamo quello che gli altri vogliono farci credere, non perché ci crediamo, ma perché ci fa comodo, credere è una bugia che t'inculcano da bambino, quando mamma o papà ti dice: dormi altrementi viene l'uomo nero!    

A CHI LE ONORIFICENZE!

La chiesa fa santi nella propria famiglia, la politica ed il potere economico non sono da meno. Il Cavaliere del Lavoro che truffa il proprio paese, può perdere tutto, ma non l'onorificenza elargitogli. Un Papa appena morto non gli si può negare la santità, un politico condannato per mafia o concusso, può sedere comodamente sugli scanni del Senato, se non addirittura la carica di Primo Ministro. Persone come quest'ultima vittima dell'odio, Vittorio Arrigoni. l'avvocato Ambrosoli, Falcone e Borsellini, Livatino, e tanti altri che la politica e la chiesa cercano in tutti i modi di metterli nel dimenticatoio, per poi ossequiarli il giorno delle commemorazioni, non ci sono onorificenze. Un paese che magnifica per appartenenza, non ha morale! Un paese che dimentica i meritevoli, non ha giustizia! Un paese che non ha giustizia né morale, non è un paese!

SI PUO' DISARCIONARE UN CAVALIERE?

Può il presidente della repubblica togliere un'onorificenza , concessa in buona fede è ritirarla per demerito? Chi concesse l'onore di Cavaliere a Silvio Berlusconi, non pensava, evidentemente, fosse un uomo senza onore. Giacchè sta dileggiando quest'onore in più occasione, oltre alla sua persona anche al paese che rappresenta. Chi lo difende a spada tratta non può non essere un suo vassallo. Dato che la maggioranza degli italiani non sono vassalli, hanno a cuore l'onore del proprio paese, chiedo formalmente,  al Presidente della Repubblica Italiana di revocare l'onorificenza di Cavaliere a L'onorevole Deputato Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana! Pozzuoli, 11/ 04/ 2011 In fede, Leonardo Cavallo cittadino italiano.

E' TUTTO UNA FINZIONE?

Si piangeva al cinema se assistevamo a una scena di Oliver Twist o Cuore. Se si cerca di difendere dei diseredati che si ribellano perché muoiono di fame,  si eleva un grido di paura contro questa miseria umana, ma nessuno piange. Quelli che gridano di paura, chiamano bacchettoni e sentimentalisti a buon mercato, chi osa provare sentimento verso l'umanità, viene abiurato come persona anormale. Anche se per gli "anormali" bisognerebbe, semmai, avere un sentimento d'amore. Ma ormai non assistiamo più,a film come Oliver Twist, oggi i film sono virtuali. Non racconta il passato, trarre conoscenza e consigli, non rispecchia  il presente, perché si ha paura della realtà, e quello che più grave, si fomenta la paura a scopo speculativo, la speculazione più bassa che l'umanità ha partorita. La paura che ti viene sottratto qualcosa di tuo, guerre per appropriarsi di quello che non è tuo. Le bombe su quei paesi, che per loro mala sorte, sono serbatoi di energia di quelli

SI POTEVAMO SALVARE!

Afferma un noto piscologo qual'è, Vittorini Andreoli, che le cose e gli uomini, hanno valore se a darlo è il denaro, cioè una pietra costa se ha un prezzo in denaro. Altrimenti la si butta perché è senza valore, i gioielli hanno  più valore quanto più denaro costano, i braccialetti di spago no. Seguendo questo esempio dobbiamo pensare che le vite umane, come le migliaia di bambini, donne, uomini, annegati nello striscia di mare che separa la povera  Africa, terra dei nostri avi, dalla civile Europa, non hanno nessun valore, perché non hanno un costo in denaro, quelle povere vite di bambini, donne, e uomini, potevano essere salvate al costo di tre Euro. Tanto costa un misero salvagente. Ma qualcuno avrà pensato, che non valeva la pena spendere tre Euro per loro. Che l'abbiano fatto gli scafisti, per ignoranza, incuria, superficialità o per pura angheria, per non rinunciare  a poche centinaia di Euro, è da metterlo in conto. Mi rivolgo alle associazione uman

C'E' DI PEGGIO? HO PAURA DI Sì!

Gente del popolo della libertà siete anche voi come il nostro presidente del consiglio? lo chiedo per sapere di che pasta è fatta, e  se ha futuro, il popolo italiana. Ormai s'è capito che l'uomo è fuori di testa, che non è più lui ha parlare, se si è ridotto a raccontare, a suo dire, barzellette come le ultime, bisogna velocemente ricoverarlo, è uscito fuori di senno, se mai l'abbia avuto. se tutta quella gente che lo segue è come lui, la cosa si fa preoccupante, dove metteremo tutti questi matti? se riescono a ridere a quelle barzellette? l'uomo armai e frustato vede le platee rimanere mute alle sue avanges, si ritiene offeso nella sua onorabilità, così per vendicarsi racconta barzellette, che poi barzellette non sono, sono sproloqui beceri e offensivi nella morale. il suo pensiero è alto, tiè beccativi questa stronzi moralisti del cazzo! La ricchezza ha portato una nuova forma di schiavitù, duecento anni fa , i paesi occidentali importavano uomini dall'Afr

DOV'E' L'UOMANESIMO?

Siamo allo stato bravo, l'uomo moderno è tornato agli albori,  l'uomo difende il territorio, come gli animali,segnando i confini. Il capo branco pasteggia per primo, gli avanzi sono per il gruppo. Ci sono voluti millenni per creare paesi, città nazioni, continenti, a quanto sembra è stato tempo sprecato, si ritorna al territorio.   Per pura convenienza il potere economico crea il  consumismo  globale, chi non è consumatore non esiste.   la tragedia dei popoli africani, una tragedia inesistenza, perché non esistono, non sono consumatori. la globalizzazione,è come il cane che si morde la coda, produrre sempre di più, per consumare sempre di più. lavorare sempre di più, per consumare sempre di più, ci si chiede mai, quando finirà questo ciclo infernale? lavorare e indotto a consumare da chi produce, cioè il suo datore di lavoro, il quale si guarda bene a produrre cultura, perché con quella non mangia lui.  perché con la cultura il consumatore potrà capire

DI VIA CRUCIS NON C' E' NE UNA SOLA!

Siamo in tema, i cattolici tra breve assisteranno alla cerimonia della via crucis di Cristo, tutti ai bordi della vie, al suo passaggio, si faranno il segno della croce ed il mea culpa. Non vedo e non sento, nessun mea culpa al passaggio di tanti poveri cristi sui nostri mari, anzi, un for de ball, è il modo di salutare il prossimo suo, detto poco elegantemente senza vergogna, da un ministro della nostra repubblica, con il sorriso degli astanti. Mentre bambini, uomini e donne, nella loro Via Crucis hanno perso la vita, come il Cristo, il capo del governo del mio paese, elegiava barzellette oscene e bugie consapevole. Tra breve sui nostri mari, e non, gareggeranno stuoli di barche a vela, panfili e yacht, chissà se qualcuno oltre alle barzellette e le bugie, mentre sorseggia un aperitivo, si ricorderà che sotto di loro riposano, per sempre, bambini, donne e uomini, che speravano di trovare nuova vita in paesi esportatori di democrazie. Chiedo perdono per quelli che, veleg

UN POPOLO E' UN GOVERNO IN UNA CRISI DI NERVI !

Traspare in ogni dove un popolo pretenzioso, Si vede tutti i giorni un governo più che nervoso. Dalle Alpi, ai monti siciliani, per lo stesso fatto, la domanda è sempre quella,di mantenere il patto. Il governo non ci sente, e non risponde affatto, il cittadino ci riprova come ha sempre fatto. Ma il risultato non cambia affatto, perché il governo propone sempre lo stesso patto. A questo punto ci vien da chiedere, a conti fatti, Il governo alla buon'ora, lo mandiamo in malora! -------------------------------------------------- E' proprio vero siamo un paese machiavellicamente in prevedibile, i vaffanculo volano come le rondine a primavera, l'esempio viene dall'alto, dai signori che dovrebbero dare al popolo quello che manca. Una giusta idea di comportamente civile e consapevolmente corretto, Assistiamo a uno spettacolo degradante e ridicolo, dove si cerca di coprire le vergogne con barzellette irridenti e malavitose. I vecchi detti non sbagliano ma