LA DONNA DEI SOGNI (9)






  L’aula 10b è un brusio di giovani voci, il professore tarda e la scolaresca ne approfitta. Sono passate le nove quando la direttrice entra accompagnata da una supplente.

  «Ragazze, giovanotti, un momento di silenzio, prego. Ho da comunicarvi un fatto grave. Il professor  Servillo è stato ricoverato d’urgenza in ospedale, ora si trova in coma farmacologico, la causa precisa non c’è stata comunicata, appena sapremo di più vi terremo informati. Qui c’è la professoressa Luisa Caputo che farà da supplente. Spero, come credo anche voi, che il professore si rimetta al più presto. Fate i bravi come siete stati finora con lui.»

  I ragazzi sono in silenzio, come un unico blocco di ghiaccio. Si guardano smarriti, si chiedono come sia potuto accadere un fatto simile. L’evento è troppo grande per loro.

  All’uscita di scuola, tutti i ragazzi della 10b sono d’accordo: due di loro, in rappresentanza, sarebbero andati in ospedale per chiedere quant’è che avrebbero potuto fare visita al loro professore. I rappresentanti non possono che essere Betty e Tommaso, i due più interessati per le sorti del povero professore Servillo.

  Il giorno successivo, i due ragazzi informano i compagni quanto i responsabili dell’ospedale hanno riferito loro: se il professore non si sveglia nelle prime ventiquattrore, ci sarà bisogno di un supporto esterno. Molte persone, famiglia, amici, si danno il cambio per tenergli compagnia: gli parlano di fatti famigliari e giornalieri, degli affetti e del lavoro. I ragazzi, non potendo che parlare di scuola, pensano di alternarsi al suo letto per leggergli testi, giornali e perché no, il tema dei loro sogni.

( SEGUE )
 

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