LA DONNA DEI SOGNI (7)


  Massimo a quelle parole balza giù dal letto, con un salto è presso la finestra, sposta la tenda, rimane bloccato con lo sguardo fisso su ciò che vede, poi come un automa si gira verso il letto e per la prima volta lo sguardo che rivolge ad Effen non è pieno d’amore e d’affetto.

  «Chi sei veramente? E cosa vuoi da me?»

  «Hai ragione, è giunto il momento di metterti davanti alla realtà. Tutto è cominciato due mesi fa, la notte del tuo compleanno. Ti ricordi cosa successe dopo aver fatto sesso? Non ti affaticare, te lo ricordo io. Sentisti come un lampo e un piccolo tocco al cuore, era il segnale che c’era qualcosa che non funzionava bene. Tu pensasti fosse l’emozione del piacere che stavi provando, ma non era solo quello. Per i due mesi successivi quei segnali si sono ripetuti e sono aumentati d’intensità toccando il culmine questa notte, quando hai desiderato di morire.»

  Massimo continua a fissare Effen sbalordito, non riesce a proferire parola, il suo corpo è paralizzato mentre la mente gli frulla di domante, quello che gli preme di sapere di più è se è morto, se così fosse, com’è che continua a sognare? Quanto ha visto dalla finestra non è il suo mondo, la stanza dove ora si trova non è quella in cui è andato a dormire la sera prima, la donna nuda a letto è la stessa che lui ha sognato per diverse notti.

  Come se lei avesse letto nella sua mente, glielo conferma.
  «Sì, Massimo, non sei più nel “mondo dei meno”, dove il corpo si decompone, dove, col tempo, delle tue membra rimangono solo delle ossa scarnite. Con esso, infatti, non muoiono le idee, lo spirito, l’energia. Tutto questo sopravvive, continuando ad esistere in un mondo parallelo, quel mondo


( SEGUE) 

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