L'UOMO, QUESTO SCONOSCIUTO!

Oh! Signore! Sia fatto la tua volontà così in celo, come in terra.
Dacci oggi il pane quotidiano e liberaci dal male, è così sia.

Così recita la preghiera di quasi tutte le religioni del pianeta, quelle
che la mente umana a saputo darsi per assolversi dai suoi presunti
peccati, siano essi veniali che mortali.

E' dall'età dell'uomo Sapiens che l'animale uomo cerca di spiegarsi
quello che lo circonda.Il buio primordiale totale ha formato le paure
nella sua mente, paure, che a tutt'oggi, persistano a rimanere.

La venerazione del sole, della luna, della pioggia, dei fulmini, e di tutti
le rimostranze della natura, che allora l'uomo non aveva conoscenza,
diventavano soggetti da pregare per ottenere grazie o perdoni.

Duemila anni fa un uomo chiamato Gesù cercò d'insegnare una filosofia
di vita che avrebbe apportato migliorie al vivere comune della società.

Fu scambiato per rivoluzionario pericoloso e messo a morte in croce.
vano fu il sacrificio, anzi, da quella morte in croce, subito prese forma
un'altra paura, messa in atto da uomini di pochi scrupoli.

Oggi Gesù in croce è il feticcio di molti, non basta il Vangelo, la bibbia,
il libro delle preghiere, la messa la domenica, quella infrasettimanale delle
ricorrenze, dei morti, dei vivi, di tutti i santi: a ricordare all'uomo dei suoi
peccati!

A cosa serve tutto questo se gli stessi uomini, osservanti di queste leggi,
mandano missili su una popolazione inerme, dirottare aerei contro centri
convivenza di migliaia cittadini indifesi,  fanno morire di fame e malattie
milioni di bambini. Tutto questo in perfetto buona fede!

Oh! Signore! Sia fatta la tua volontà:  la volontà di chi, se lui ha dato a te
la facoltà cognitiva dei tuoi atti! La responsabilità del dovere.
Sia fatta la tua volontà così in celo come in terra: non è volontà del Signore
farci commettere atti contro il vivere civile, condannare a morte per nostro
volere o negligenza verso milioni d'altri uomini.
Ma liberaci dal male: l'ipocrisia di chi non ammette le proprie debolezze, le
proprie responsabilità, sperando nella clemenza di se stesso!

Duemila anni fa l'uomo inventò la preghiera racchiudendo nel celo e nella terra
il suo mondo, configurando anime elette sedute sulle nuvole, da allora continua,
da due millenni, la stessa preghiera,dimenticandosi, nel frattempo, ha scoperto
l'universo con migliaia di pianeti, galassie, vie lattee, e quelle al cioccolato per i
più piccini. Ha anche scoperto, che prima o poi, questo nostro pianeta verrà
risucchiato dal dio sole. Solo allora, forse, smetteremo di implorare clemenza
per i nostri peccati. Purtroppo quando è troppo tardi, che peccato!

Commenti

Post popolari in questo blog

Chi vuol esser lieto, sia, del doman non c'è certezza!