LORENZO E IL CANE
8
Al
ritorno delle ferie, riprende il lavoro, il cane era lì a giocare con i
ragazzi, a rincorrere la palla tra le moltitudini di gambe.
Alla
chiusura delle 13,30,Tommy sonnecchiava sotto la solita panchina. Il rumore
della serrante che cala gli fa aprire gli occhi, in quel momento, senza
pensarci troppo, Lorenzo lo chiama .
<
Tommy, vieni, su bello, vieni >.
Il
cane senza pensarci, si alza gli va incontro scodinzolante, lo segue fino a
casa, come già sapesse dove andare, ad accoglierlo, i figli felici, subito a
giocare, Tommy non aspettava altro. Fattasi ora di riaprire il negozio, dopo la
pausa pranzo, Lorenzo aspetta che il cane lo segue, ma lui non ha nessuna
intenzione di seguirlo gli fa capire lui si trova bene così, accucciato ai
piedi dei suoi ragazzi.
Lorenzo
sorride, poi guarda la moglie in cerca di consenso, lei gli fa spallucce
rispondendogli con lo stesso suo sorriso.
<
Ok, briccone l’hai vinta tu, ciao a tutti, papà va al lavoro, ci vediamo questa
sera.>
Tornato
a casa, dopo la chiusura serale, appena apre la porta di casa, Tommy con un
guizzo è giù per le scale.
<
Sono più di dieci minuti che stava vicino all’uscio a guaire, a tentato anche
di aprire la porta. Io non sapevo cosa fare, poi mi sono detta: ora viene
Lorenzo e si deciderà >.
Riferisce
la moglie tutta allarmata.
Il
giorno dopo segue uguale al primo, così tutte le sere. Lorenzo all’inizio non
si spiegava questo strano comportamento, in definitiva. Il cane, a casa dello
zio del bambino, ci dormiva solo. Il signor Gasperini gli ha riferito che non
accetta nemmeno il cibo. Poi ha capito, il cane deve tornare a casa sua, perché
spera che un giorno possa trovare qualcuno che lui aspetta.
Il
giorno dopo, Lorenzo decide di parlare con il signor Gasperini, zio del
bambino, segue il cane fin sotto casa, dopo che il cane entra
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