MORIREMO CON UNA RISATA?

Finita l'era burlesque del ventennio berlusconiana, ora ha inizio
quella del comico Genovese? Irriverente battute comiche
sommergeranno l'italico suolo, onde farci dimenticare in che
guaio ci ha cacciato il burlesquone!

Noi poveri italiani siamo condannati, come la jena ridens, a una
risata perenne, anche se c'è poco da ridere.

La libertà di scegliere come morire non ci è data, in compenso
avremo le battute comiche che accompagneranno, i nostri passi,
verso il fatale traguardo.

Non si può avere tutto dalla vita, men che si dica, che moriremo
ridenti e felici. Per molti sarà una magra consolazione scoprirlo
nell'aldilà, per quelli che rimarranno sarà la prospettiva futura!

Tutto questo ci fa pensare a un grande palcoscenico  teatrale.
Del resto cos'è la vita, se non, una lunga sequenza di scene? Dove
gli attori si scambiano i ruoli, il politico diventa comico, ed il comico
diventa politico?

Noi italiani siamo i più bravi, nel rappresentare i paradossi.
Tutti il mondo ci indica come attori nati.

Tutti c'invidiano il nostro senso di umorismo anche nelle situazioni
più nere, siamo brillanti, divertenti, guasconi, qualcuno si spinge oltre,
catalogandoci addirittura geniali.

Forse questo qualcuno non ha tutti i torti, se anche sull'orlo del barato,
scegliamo di morire ridenti!



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