A CHI ONORIFICENZA?


Da più parte, e molto spesso, si usa la parola, avere gli attributi, a voler significare qualcosa che può essere onori fico, se li hai, o dispregiativo, se non li hai, condizionato e indirizzato  secondo chi lo pronuncia e a chi è riferito.

A voler essere pignoli, ma non tanto, tutti abbiamo, comprese le donne, quegli attributi  qui si riferiscono certi signori. La differenza, sta nel dare il significato giusto alla parola suddetta.

C’è chi pensa, erroneamente, che gli attributi vengono dal basso ventre, maìtre a penser della destra italica, dando capacità intelle- ttive ad organi sessuali.

Se poi, gli attributi derivano dalla parola attributo, in altre parole, onorificenza araldica, come spiega ogni buon dizionario. Bisogne- rebbe far capire, a chi deve, l’araldico, da un po’ d’anni, è scom- parso nel nostro paese, non c’è più.

Le onorificenze che acquisivano con onore, nelle battaglie, da Ca- valieri senza macchia, non sono le stesse, che oggi, s’ammantano i nostri Cavalieri del Lavoro, molto spesso ricevute per congruo ve- rsamenti al riferimento politico, senza avere merito e mortificando  l’onore, come dimostra la storia di questi giorni. 

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