LO SPAURACCHIO!
Le lotte che l’uomo fa per non
essere prevaricato dai suoi simili è
sempre la stessa, anche s’è chiamata in
altro modo, latifondismo
rivoluzione, rivolta del
proletariato, per ultimo, sciopero.
Chiamatelo
come vi pare la sostanza non cambia, cambia il contesto. Il fattore è sempre
quello, l’economia del paese, e dei suoi
cittadini. L’ingordigia prevale su altri sentimenti, chi più ha ancora vuole,
non si è mai sazio.
L’equilibrio
si rompe quando si mette in gioco la sopravivenza dei più deboli, quando la
parte più forte, tira troppo la corda.
La
strumentalizzazione che si fa dell’uso della parola comunista, oggi, è
quantomeno fuori luogo, fuori d’ogni contesto storico, almeno per quando
riguarda l’occidente.
Chiamare
comunista, Prodi, Padoa Schioppa, Monti, perché scelsero, come tanti altri, di
partecipare in prima persona ad un governo di sinistra, è quantomeno ridicolo,
se non ignorante.
La stessa
sinistra con i suoi capintesta, Bersani, Veltroni, D’Alema, Finocchiaro, i
giovani Renzi e Serracchiani, cos’hanno di comunismo, voler far leggi utili e
sociali? Questo lo fa tutti i paesi civili del mondo, nessuno si permette
tacciarli comunista.
L’ignoranza
trova ancora terreno fertile, c’è chi continua, con ostinazione, sfruttarlo con
successo. C’è chi continua a demonizzare la cultura. Hanno paura di un paese
più acculturato, perché questo non permetterebbe, a loro, di governarci.
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