VAI DOVE DI PORTA IL VENTO?

Farsi portare dal vento significa abdicare, rinunciare
a pensare, privarsi della libertà di scelta. 

Di solito è il vento della ragione, o quello del giudizio,
che porta a compiere atti della nostra vita, molto spesso
sembrano atti consapevoli ma non lo sono, ha nostra
 insaputa, c'è l'impongono, incosciamente approviamo.

Come si suol dire, c'impicchiamo con le nostre mani.
Quello che fa girare l'economia sono i consumi, per cui
più si consuma più gira l'economia, c'è un ma, però!

Oggi l'economia è truccata, non è più libera, da un ven=
tennio è in corso un'oligarchia, si fa sempre più pressante
l'offerta pubblicitaria che induce a comprare sempre di più.

La miriade di distributari scompaiano, s'inalzano gratta=
cieli della grande distribuzione,  intere piccole cittadelle
del consumo, centri commerciali dove si trova di tutto.

Trovi perfino il tempo libero, sottoforma di sala giochi,
cinema, ristoranti, ( fast food).

L'orientamente dei consumi parte da chi ha interesse che
si consuma sempre di più, non ci accorgiamo che questo
non solo ci fa spendere più di quello che possiamo, ma
modifica radicalmente i comportamenti d'intere società.

Tempo fa la Lega Nord ha dichiarato che non volevano
più insegnanti, burrograti statali, poliziotti, che venivano
dal meridione. Attuare questo piano per il nord del paese
non è possibile, Perché?

Perché, anni fa nel periodo del bum economico italiano i
ragazzi nordici, freschi delle scuole medie, preferivano la
cinquecento Fiat, al prosieguo dello studio, per loro era
facile trovare lavoro ad un milione il mese, perché rompersi
la schiena sui libri, anziché andare a ballare con la morosa?

Se mettessero in atto l'espulsione, ( impossibile per fortuna),
non saprebbero come rimpiazzarli. Mentre quelli che torne=
bbero al sud, andrebbero ad ingrossare la già folta schiera di
disoccupati, per i quali il governo dovrebbe trovare qualche
forma di sostentamento, facendo arrabbiare  quelli del nord.

Per nostra sfortuna quelli che orientano i nostri consumi, e con
essi il nostro comportamento, hanno un metro di giudizio diverso
dal consumatore, loro al posto dell'anima hanno il portafoglio,
non pensano di fare il bene comune, ma quello proprio!
Per legge e per norma è giusto così. Ma non sempre quello che
è giusto per l'uno, lo è anche per l'altro.

Ci dovremmo chiedere, prima di fare un acquisto, questo, per la
maggior parte, a chi giova? Posso farne a meno?
Perché non sempre quello che compriamo lo vogliamo noi! C'è
l'impongono inconsapevolmente!

Per questo non andare sempre dove ti porta il vento, so' che è
comodo farsi trasportare, ma è dispendioso, ahi quando lo è!
Il guaio maggiore è che un poco alla volta perdi il senso della
realtà, perché hai abdicato di pensare.

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