PERDERE CON INTELLETTO!


La sconfitta scotta, al perdente molto spesso,quando questi
non l'accetta, lo si apostrofa: bisogna saper perdere.

Aggiungerei di mio, con intelletto.
Cosa che in questo momento manca ai vari opinionisti
e politologi di destra, l'eloquio di un Quagliariello mostra
quanto poco intelletto c'è in quello che dice, alla fine del
suo stucchevole soliloquio, l'interlocutore rimane a bocca
aperta, si sta chiedendo: questo che cazzo ha detto!

Il ventriloquo roboante Ferrara, fa la sua bella figura seduto
dietro la scrivania, coperta di libri e scartoffie, mi chiedo, se
dopo aver letto tanto è rimasto quello che è, cioè niente, non
ha imparatoniente di passata cultura? Ho è ancora alla ricerca,
come il massimo filosofo, nudo nella botta, non me ne voglia
Ferrara l'accostamento alla botta, andava in cerca della verità?

Sono sicuro che il buon Socrate nell'aldilà è ancora alla ricerca
della verità, non sua, ma quella di tutti.

Ho il roboante Ferrara fa suo quello che disse Platone di Socrate:
-Sembra qunque che per questo particolare io sia più saggio di quest'
uomo, poiché non m'illudo di sapere ciò che non so!

Chiedo venia ai due onorevoli filosofi, per averli menzionati, e per
l'accostamento a così poca umile persone.   

Per il bene dell'intelletto sarebbe opportuno, che una volta tanto, chi
perde, deponga le armi ai piedi del vincitore e chieda clemenza!
Verrebbe naturale al vincitore concedere l'onore delle armi! E' utopia?

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