L'IGNORANZA NON E' PECCATO (basta volerlo)

Tutti, per qualche verso, siamo ignorante, non esiste cultura tucur.
tutti, almeno si spera, lavoriamo e ogni mestiere è una cultura a se.
La cultura del letterato non comprende anche quella contadina.

Perché allora da una parte politica si continua ad incolpare,
l'altra parte politica, di essere dei culturali snob o radical chic?
Sanno di cosa parlano? Non ammettono, in questo modo,
 di essere,loro, ignoranti tutto tondo?

Ma non è così, perché anche loro hanno cultura, diversa, ma c'è l'hanno.
Per esempio; Umberto Eco ammette che a lui la sera piace leggere Kant,
al nostro presidente del consiglio la sera piace fare dell'altro,
sono due culture diverse.

C'è solo un rischio, Umberto Eco è difficile che possa incorrere
in una qualsiasi infrazione di legge, da come sono andate le cose,
non possiamo dire lo stesso del nostro presidente del consiglio.

Ecco qual'è la differenza delle varie culture. Ci sono quelle che apportano
benefici, a lui e alla società, e quelle che sono dannose per se e per gli altri,
bisogna solo scegliere, nella vita, a quale fanne parte.

Il letterato oltre a nutrirsi, di cultura letteraria, fa partecipe altri della sua ricchezza,
il contadino, nel migliorare la terra, beneficia lui e da un miglior frutto agli altri.
Un governo che fa una buona legge migliora il suo consenso e chi ne beneficia,
se invece è l'inverso perde consensi e fa incazzare i cittadini.

L'ammissione di colpa,anche quando non hai, è cultura,
la forza e la determinazione che metti nel provare la tua innocenza è cultura.
Cultura è sapere, sapere è conoscenza, conoscenza è ragionare,
ragionare è logica, si entra nel ciclo del vivere civile solo se hai cognizione
di quello che fai e quali sono le tue responsabilità verso di te e gli altri.
Demonizzare gli altri per i tuoi errori, vero o presunti che siano, non è cultura,
provare a dimostrare che il tuo non è un errore, metti a conoscenza gli altri
che hanno commesso un errore nei tuoi riguardi. Solo così si ha la verità!

Si può sopperire a l'ignoranza, in materia che non si conosce,
informandosi, non è il caso incolpare gli altri della propria ignoranza,
se lo fai rischi di passare ignorante dul tutto.
 


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