IN CERCA DEL PARADISO

- Ciao Tac
- Ciao Tic, tutto bene?
- Al solito Tac
- Meglio di una brutta notizia, Tic!
- Ho fatto solo un brutto sogno, Tac, è una notizia?
- Che cosa hai sognato Tic?
- Ho sognato che ero morto
- Ahi, Ahi, mi dispiace per te Tic, com'è andata?
- Mi sono trovata nell'aldilà Tac, mi sentivo sperduto, com'essere nel nulla,
però c'erano persone, strane, ma c'erano, ho chiesto ad uno di loro dove mi trovavo e dove
dovevo andare, quello mi fa:
- per andare dove?
- Non so, in paradiso, in purgatorio, all'inferno, indicatomi almeno con chi parlare,
quello si mette a ridere, poi rivolgendosi ad un altro strano individuo:
- Sciljxst se t'interessa, ce un altro in cerca del paradiso!
- Se non lo sapevamo ci hai confermato che sei  uno nuovo arrivato.
- Bene, gli faccio io, ora lo sapete, mi potete dire dove mi posso informare?
- Senti amico, lo sai da quando mi trovo qui io?
- Se lei non me lo dice, non lo saprò mai!
- Con certezza non posso, diciamo 100,200, 300, uno o più, e via di lì,
- Non capisco, 100 o 300 anni, al vostro arrivo qualcuno vi avrà detto dove andare,
- Amico hai frainteso, quelli non sono centinaia, sono migliaia d'anni, forse addirittura milioni,
credimi, nessuno ai miei tempi arrivava qua a chiedere del paradiso o dell'inferno!
PoichéTic era rimasto interdetto, soprapensiero,Tac lo incalza.
- Tic poi che successo, com'è  andata a finire?
- Come poteva andare Tac, gli ho precisato che pensavo di trovare il paradiso, giacchè sono secoli,
che tutte le fedi c'è l'assicurano; quelli mi fà:
- E' una bufala per farvi stare buoni, per tenervi sotto controllo, se ci pensavate bene saresti arrivati a capire.
- Scusa cosa dovevamo capire; faccio io,
-  Ti sembra logico che a un certo punto della storia dell'uomo esce fuori, quello che voi chiamate Dio, e crea l'uomo?
- Che c'è di strano; faccio io, è quello mi fà;
- E' prima dov'era? Noi in milioni d'anni non abbiamo avuto sapere che ci fosse qualcuno, ci ammazzavamo
allora per sopravvivere, come vi ammazzate ora, non è cambiato niente. Se ci pensi bene lo stesso Dio tuo ha incominciato. Secondo te che motivo aveva di mettere una pianta proibita nel giardino di quei due poveri infelici, secondo te chi era il serpente che l'istigava a mangiare il frutto proibito.
- Chi era se non il diavolo? ; faccio io.
- Scemo era lui sotto mentite spoglie, trovare la scusa per cacciarli, dare inizio alla spirale d'ammazzamenti,
pensa te! Due figli è uno ammazza l'altro, così i nipoti e via, via, sempre guerre, carestie, con annessi, tutti i guai che l'uomo è stato capace crearsi, quando non era per la fame, era per la fede, quando non era per la fede, era per orgoglio, un motivo si trova sempre per ammazzarci tra noi.
Possa solo dire, ho conosciuto gente che sta qui da milioni e milioni d'anni e mi hanno assicurato che  loro avevano a che fare solo con bestie feroci, che la  loro sola preoccupazione era come procurarsi del cibo in mezzo ad animali famelici, come ti distraevi, zac, eri bello e fottuto, mangiato in un boccone.
- Allora che ci faccio qui io, dove mi trovo?
-Se non l'hai capito te lo diciamo noi: sei arrivato nel nulla e non avrai niente da fare per l'eternità!!

- A questo punto ti sei svegliato, Vero, Tic?
- No Tac, ho avuto giusto il tempo di pensare, questo m'imbroglia , non ci credo, continuerò a cercare.
- Ti capisco Tic, forse quei signori si trovavano all'inferno senza saperlo.
- Non lo so ,né ho voglia di saperlo, mio caro amico!
    

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