BERLUSCONI, ULTIMO ATTO?

Si sprecano editoriali sul perché gli italiani continuano a votare il Cavaliere, quintali di carta imbevuta d'inchiostro non riescono a far cambiare idea agli elettori che lo votano, tutti si chiedono, perché?

E' azzardato dire, ha concupito buona parte degli italiani, incominciando dal politico, nella prima Repubblica difficilmente tutto questo sarebbe stato possibile, altri uomini, altra sostanza.
Gente venuti fuori da una guerra,  partigiani che si erano opposto alla dittatura, uomini del calibro di Pertini, Togliatti, Moro, De Gasperi, Nenni, Saragat, Segni, Fanfani, e tanti altri che hanno dato una delle costituzione più apprezzata nel mondo libero.

Difficilmente il Cavaliere avrebbe messo nel sacco Fanfani come ha fatto con D'Alema nella bicamerale, difficilmente avrebbero accettato una legge elettorale come quella attuale, difficilmente quegli uomini avrebbero reso possibile che il Cavaliere si impadronirsi del Parlamento.

L'ingenuità dei D'Alema, Veltroni, lo stesso Prodi,il bravo Bersani, non hanno capito il personaggio.
Hanno permesso tutto alla persona sbagliata, all'uomo furbo,scaltro,bugiardo, e per colma d'ironia, anche ricchissimo, non hanno capito la sua pericolosità.

Certo la fortuna gli è stata prodiga, con scaltrezza ha usato, corrompendola, la prima politica, quando si è dato l'occasione, è saltato sul carro per dirigerla verso lidi a lui consono.
Anche perché era indispensabile che lo facesse, la prova si è avuto oggi per tutto quello che poi è venuto fuori.

Il Cavaliere è la quintessenza della furbizia italica, è scaltro, opportunista. Molti dicono che è anche molto intelligente, su questo ho i miei dubbi, perché?

Perché un uomo intelligente non si mette in un ginepraio del genere. Tuttti, o quasi, gli uomini ricchi e potenti hanno vizzi inconfessabili, ma sanno come tenerli a bada, (Agnelli docet).

A questo punto può anche scansare tutte le condanne di questo mondo, ma almeno la giustizia gli ha tolta la maschera di buon padre di famiglia, a conti fatti, paga le puttane del suo harem, quattro volte di più a quello che da alla sua famiglia.

Dietro la maschera di buonista scanzonato barzellettiero, con il sorriso da trentadue denti, si cela il cattivo vendicatore, se ne frega del suo Paese anche se va in malora, per lui conta solo vendicarsi di chi la costretto a smascherarsi.

Sarà pure un combattente, come dicono molti, ma in lui non c'è l'onore del combattente, anzi non ha onore, quello onore che antepone l'amor patrio d'avanti anche alla propria vita.
Si dimostra qual'è, un scanzonato barzellettiere di avanspettacolo che nulla a che fare con l'uomo di Stato responsabile verso il Paese e dei suoi cittadini.

Commenti

Post popolari in questo blog

Chi vuol esser lieto, sia, del doman non c'è certezza!