Shampo inutile

Lunedì all'infedele di Gad Lernner era in scena Vittorio Feltri. Il conduttore era supportato da prof.in ligustica,giornalisti, due prof.di filosofia, con un contorno d'altri cervelloni.

Al centro come se fosse nella fossa dei serpenti, il povero(di spirito d'intende)Feltri.

Ce l'hanno messa tutta per capire perchè Feltri usasse mezzi poco consoni nei suoi editoriali,tenesse poco conto della morale, dell'etica, l'hanno rivoltato come un calzino, l'hanno fatto il terzo grado.

Non è che Feltri non rispondesse, erano i cervelloni a non voler capire, il giornalista continuava a ripetere che un giornale per continuare a stampare il quoditiano, e pagare quelli che ci lavorano, deve fare utili.

Per feltri il fine giustifica i mezzi, per lui la morale è l'utile, da bravo milanese conta gli sghei, un pò come quelli della Lega che per l'amore degli sghei hanno buttato a fiume( non hanno il mare)l'amor di patria.

I poveri prof.sfiangati, sudati, alla fine si son dovuti arrendere, lo sforzo di portare il giornalista sulla via della morale e dell'etica del fine giornalismo non è stato recepito da Feltri.

Il soffio dell'incomprensione ha spento la fiammella della speranza e della caparbietà dei savi professori.

Il punto è: il Feltri ci fa o ci è,il dubbio sorge spontaneo: ci fà perchè porta soldi alla cassa.
Ci è perchè è l'unico modo, per lui, fare il giornalista.

Ha scelto la via più breve, come del resto fanno quasi tutti,perché cercare metodi difficili? Perché scerverlarsi? Quanto ci vuole così poco per far fessi i suoi lettori?

Inconsapevomente(?) oltragiando i lettori del suo giornale ha detto: se fossi a diriggere il Corriere userei metodi e temini diversi.E' difficile dargli fiducia, come credo farebbero quelli del Corriere della Sera, perché anche quelli sono cervelloni come quelli testè sfiancati, farli fessi non è un'impresa facile.

A questo punto bisogna rassegnarsi, come diceva mio nonno (é non solo): lavare la testa all'asino si perde tempo e sapone.

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