TRE UOMINI IN BARCA

Doveva essere un giorno di pesca, tre erano gli amici pescatori, Silvio, Umbo, Giaffrà,di buon mattino si apprestarono a scendere in spiaggia per mettere in acqua la barca che li avrebbe portati sul luogo, ognuno si era equipaggiato con ami, lenze, esche, e canne da pesca d'ultima generazione.

Il buon Silvio, convinto di essere il più bravo di tutti e tre, ordinava a destra e sinistra , aveva pregato Umbo di riempire un secchio di sabbia e portarlo in barca, a suo dire, sarebbe servito per far fessi i pesci.

Umbo e Giafrà, lasciavano che lui lo pensasse, anche perché era il più anziano e proprietario della barca.

I due amici si misero subito ai remi, dopo più di mezz'ora e molta lena portarono la barca sulla secca che aveva indicato Silvio, a suo dire era un posto più pescoso in un raggio di molte miglia marine.

Silvio propose di mettere tutto il pescato in un secchio, alla fine l'avrebbero diviso in parti uguali, immediatamente Umbo si oppose, lui il pesce pescato non aveva intenzione di dividerlo con nessuno, era suo e avrebbe portato a casa dai suoi.

Giafrà aveva gli stessi dubbi, essendo il più giovane,anche per non fare una scortesia a Silvio, accetò suo malgrado.

Una volta chiarito gli accordi si deticarono alla pesca. Silvio aveva avuto ragione, il posto si dimostrò pescoso, in poche ore molti pesci abboccarono alle lenze dei tre amici, l'allegria regnava nella barca, ad ogni pesce che veniva tirato su un'esplosione di gioia, Silvio aggiungeva di suo qualche barzelletta per completare l'armonia.

Al sopraggiungere della sera si rese necessario tornare ai patri lidi, Silvio si accinse a dividere i pesci, alla fine della divisione Giafrà si trovò un secchiello con dieci pesci, mentre il secchio di Silvio n'aveva trenta.

Chiese spiegazione dell'anomalia, forse silvio non sapeva contare? Si era distratto mentre lo faceva? No, niente di tutto questo, lui diete questa spiegazione,1) la secca l'aveva scoperta lui, 2) la barca era sua, 3) lui era il capitano.

Giafrà livido di rabbia disse che quelli non erano i patti, perché poi doveva pagare solo lui? Perché Umbo non dava una parte dei suoi pesci? Chiamato in causa Umbo precisò che lui aveva fatto un altro patto con Silvio.

Sapete che vi dico, giacchè avete tramato alle mie spalle io me ne vado e vi lascio a meditare su quello che avete fatto, disse infuriato.

Gianfrà non se n'andò solo, penso bene di portarsi i due remi, che buttò in acqua per poi seguirli, lui era un bravo nuotatore, aveva alle spalle anni di scuola sub, sarebbe stata una passegiata tornare a riva,anche se appena s'intravedevano le luci delle case sulla terra ferma, nuotava e rideva pensava ,quando ,e fin dove sarebbero arrivati i due compari alla deriva delle correnti marine.

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