SI PUO' ESSERE PIU' FESSI DI COSI'

Dopo il discorso di Fini a Perugia un coro, Berlusconi e i suoi vassalli tutti assieme; che venga in parlamento a sfiduciarci!

Fini dovrebbe essere fesso come loro per fare una mossa del genere, lui vuole cuocerli a fuoco lento, masticarli e poi sputarli, senza cuocerli sarebbero indigesti.

Il soldatino di latta La Russa lo dice con fare sornione, non lo ha ancora capito, poverino la notizia non trova il cervello.

Capita lo stesso al babaluscha Gasparri con il solito sorriso ebete stampato sul viso, come la cavallina storna, ripete sempre il suo verso.

Al povero Berluscha sembra or, ora svegliatosi dal coma profondo. Non si può addebitare aver fatto il passo più lungo, con le gambe che si ritrova, forse ha trovato una buca, dato l'altezza del soggetto e la profondità della buca, sarà un pò difficile che ne venga fuori.

I leghisti mi sembrano una mandria di babbuini pizzicati dalle api trovati a rubare il miele nei lori favi.

In tutto questo dambaradan cosa fanno sull'altra sponda i cosiddetti progressisti? Si danno tremente martellate, (per non dire altro), sulle dita.

Per ora Fini se la ride sornione come un gatto c'appena mangiato la sua razione di bocconcini,( i sorci non sono più di moda).

Tra il sorriso sornione di Fini ed il sorriso ebete di Gasparri, speriamo che a noi non rimanga che piangere.

Commenti

ponygon99 ha detto…
Caro amico,
con quanta amarezza leggo le tue parole!
Come è possibile che l'unica opposizione efficace a Berlusconi debba veinire dalle fila del suo stesso schieramento?
Come è possibile che gli stessi argomenti che da anni inutilmente sventola la sinistra, acquistino miracolosamente peso e rilevanza politica solo quando vengono presentati da Fini e dai suoi alleati di Futuro e Libertà?
A cosa serve una forza di opposizione se non è in grado di influenzare l'agire politico di chi ci governa?
Come è possibile che in una coalizione di governo si possa verificare un tale scostamento di posizioni e(scusa il gioco di parole) di "Fini", senza che questo conduca necessariamente ad una crisi di governo?
Viene da domandarsi su quali strumenti possa contare oggi la nostra povera democrazia.
Caro amico questa volta proprio non sono d'accordo con te.
Direi che piangere non serve proprio a nulla: dovremmo invece imparare ad agire in modo produttivo, o quanto meno imparare dai nostri avversari, che forse non hanno a cuore le sorti del nostro Paese ma sembrano incredibilmente più bravi a raccogliere consensi!

Post popolari in questo blog

Chi vuol esser lieto, sia, del doman non c'è certezza!