PER LE STRADE DELLA SICILIA 1

CAP.1
Giuseppe(Beppe)Migliorisi, detto anche Pitt/bull, Pitt nome affibbiato,per la sua somiglianza all'attore Brad Pitt, dopo che gli amici avevano assistito alla proiezione del film sull'eroe spartano interpretato dall'attore americano Brad Pitt (Achille), alto biondo,occhi celesti,cosa strana per un siciliano di razza, qualcosa nel suo dna è stato nascosto per secoli per poi venire fuori con lui,Bull,perché un giorno un cane assali il cucciolo che gli trotterellava dietro lui si avventò sulla bestia gli diete un morso all'orecchio che quasi glielo staccava, per la sua forza e lo sprezzo del pericolo,un guascone forte e ribelle, del resto come avrebbe potuto essere diversamente.

Beppe era nato diciotto anni fa nel carcere dell'Ucciardone la mamma Elena Corrisi era morta nel darlo alla luce, il papà Fausto, tutti e due genitori erano stati condannati per associazione mafiosa,il padre dopo la prima condanna a dieci anni, ne aveva collezionato un'altra di venti per concorso in omicidio compiuto nello stesso carcere dell'Ucciardone.

Beppe, forse il nome suona troppo mite per un tipo così, hanno avuto ragione gli amici a chiamarlo Pittbull, continueremo a identificarlo così.
Cresciuto a spese dello Stato in vari istituti, a dieci anni fu affidato allo zio, fratello della madre, all'età di dodici anni incominciò ha collezionare una sfilza di condanne che l'anno portato, negli ultimi sei anni, ad entrare e uscire dal riformatorio minorile,piccoli furti, risse ed altro. Nemmeno la mafia la potuto reclutare,le regole troppe rigide del sistema mafioso non gli andavano bene.

Ora sta aspettando che i cancelli del riformatorio si aprono per l'ennesima libertà dopo sei mesi di carcere,i giudici sono stati clementi con l'ultima condanna, hanno tenuto conto che una pena maggiore l'avrebbe portato nell'Ucciardone, dove sicuramente la sua vita sarebbe stata segnata inellutabilmente.

Seduto nella saletta nell'attesa che la direttrice lo chiami, lui pensa che fra poco vedrà Snubby,il nome scelto era dovuto alla somiglianza dell'eroe del fumetto che a lui piaceva, l'unico essere vivente amato da Beppe e riamato a sua volta.Un bastardo come lui salvato da una morte certa tre anni fa, un trovatello appena nato trovato in una delle sue scorribande, era l'unico sopravvissuto di una cucciolata di quattro, era riuscito a salvarlo facendolo succhiare il latte dal suo dito.

In quel momento uno dei secondini lo porta alla realtà.
- Dai Beppe entra la direttrice t'aspetta.
- Vaffanculo la direttrice, è un'ora che aspetto.
- Stronzo cerca di non sviare con lei, altrimenti ti si all'unga il soggiorno e stavolta l'albergo sarà diverso.
- Mi fa una pippa la tua direttrice.

La dottoressa Clotilde Camilleri guarda con rammarico quel bel ragazzo sedutogli di fronte, sa che sarà inutile fargli una filippica di morale, ma non si sente di mandarlo via senza metterlo sull'avviso.
- Come ti senti Beppe, sei pronto ad affrontare la libertà con spirito diverso? Sarà opportuno che tu sappia a cosa andrai incontro da oggi in poi, non hai più diciotto'anni, sei maggiorenne per la legge, da ora in poi un'eventuale condanna dovrai scontarla all'Ucciardone, se non sai cosa significa fattelo raccontare da tuo padre che si è fatto una buona esperienza.
- Non conosco mio padre nè ho voglia di farmi raccontare cose da lui.
Risponde il ragazzo a muso duro.
- Va bene così Beppe, quello che dovevo dire te lo detto, ora farne quello che vuoi, puoi andare sei libero.
Nel dire le ultime parole gli porge il lasciapassare per il posto di guardia ai cancelli d'entrata.

Strano perché Snubby non gli corre incontro? Beppe è a cento metri da casa come mai lui non lo sente? Di solito gli veniva incontro anche a distanze molte più lunghe, la cosa non gli piace, spera che quello stronzo dello zio non abbia fatta una cazzata, gli rompo il muso.

- Snuby fiiii, Snubby, bello dove sei.
Non c'è ombra di cane, la porta del casolare si apre ne esce lo zio.
- Zi'to dov'è il cane?
- Nus'acci iu unn sta u can tuu, fin a poch'iorn fa ai vist pu for.
Beppe è li istupidito dal dolore,non sa come contenere la rabbia, impotente per prendersela con un vecchio rincitrullito dal troppo lavoro,dalla solitudine, e dal vino, sfoca pigliando a calci l'uscio di casa, buttando all'aria tutto quello che gli si para davanti, alla fine con le lagrime agli occhi, non sa se per dolore o per rabbia, gira le spalle e va via dal vecchio zio e dalla casa che mai ha sentita sua, perché era un ospite indesiterato.

Commenti

ponygon99 ha detto…
Dunque se ho ben capito questo ragazzo lo rivedremo ancora, sulle starde della Sicilia...

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