MERLOBERL E VOLPEFIN

C'era una volta, in un paese non molto lontano da noi, un merlo e una volpe, il primo si chiamava Merloberl il secondo Volpefin.

Come faceva tutte le sere, Volpefin all'imbrunire tornava alla sua tana, dal passo lento e la testa bassa si capisce che la caccia non è stata molto fruttuosa, pensava che i volpini forse avrebbero saltata la cena.

- Salute Volpefin oggi la sorte non t'è stata benevole? Sul muso non vedo tracce di penne, non hai trovato nessuno pollo da spennare?

La volpe non alza nemmeno la testa per rispondere, perché sa da chi e da dove viene la domanda.

- Ha ragione Merloberl e un pò di tempo che le cose non sono più come una volta, prima le galline razzolavano libere per i campi per noi era una manna, in quattro e quattr'otto ti procuravi il pranzo e la cena, poi le hanno recintate e noi con un pò di pazienza, altrettanto d'astuzia, riuscivamo lo stesso ad arrivare dentro al pollaio.

- Si sa, ormai è impossibile trovare più un pollaio, ormai i polli,dicono, li riproducono con le macchine per cui, tu e i tuoi pari, caro mio Volpefin, avete smesso di spennare polli, vi toccherà diventare vegetariani, se volete campare.

- I patti non erano questi caro Merloberl,ti ricordo che stipulammo un accordo, io t'avrei avvisato se in giro c'erano Falchi, tu avresti fatto lo stesso se avvistavi qualche pollo.

Merloberl si gira per non ridergli sul muso, (pensa)lo sciocco credulone davvero credeva l'avrei informato, non sa che per me lui è un pericolo, se avesse potuto mi avrebbe già digerito, io invece aspetto che un grosso rapace elimini lui.

- Come già detto, polli in libertà non esistono più, ripeto segui il mio consiglio cerca di diventare vegetariano, qui le bacche, le radice tenere, abbondano, cercheremo insieme il cibo.

- Amico mio penso che seguirò il tuo consiglio, non ho altre alternative per sopravvivere,o moriremo, io e i miei, di fame.

Da quella sera come tutte le sere che seguirono il Merloberl vedeva passare Volpefin con carote, finocchi, ghiande, radici e altri vegetali, incredulo pensa, (davvero Volpefin è riuscito a diventare vegetariano).

Una pomeriggio Volpefin passa sotto l'albero di Merloberl, lui sopra fischiettava allegramente, vede arrivare l'amico carico di vegetali, n'aveva tanti che alcune carote cadano per terra, lui premuroso con un volo è giù, le raccoglie le porge a l'amico e gli fà.

- Volpefin Hai perso per terra la tua cena.

La volpe si gira e con un guizzo, anzichè le carote acchiappa il merlo.

- Sai mio caro Merloberl noi carnivori possiamo perdere il pelo ma non quello di mangiare carne, come vedi prima o poi, un pollo da spennare si trova sempre.

Commenti

ponygon99 ha detto…
Bella favola, ma dov'è la morale?
In effetti hai ragione, oggi la morale non si porta più, neanche nelle favole!!!

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