E ADESSO, POVER'UOMO?

Sembra che Hans Fallada l'abbia scitto apposta, mai un titolo di un romanzo fu più appropriato, non direste così anche voi a sentire ciò che succede al pover'uomo Berlusconi?

Certo ognuno si sarà fatto un'idea, si è dato una spiegazione, i pro cercano di edulcorare, alcuni sommessamente giustificano, altri contrattaccano, è umano da parte degl'interessati.

Bisognerebbe guardare in faccia la realtà per quella che è, il pover'uomo non vuole invecchiare, ha una dannata paura della morte, i sintomi ci sono tutti.

Lo si può capire, ricchissimo, potente, vede la vita scorrere via, cerca di incannarla, come? Continuando a fare vita da bohemier, harem di giovani e belle donne, festini, maquillage al corpo, giovialità con i convenuti condite da barzellette spinte per non dire volgare.

Bastasse, l'uomo sarebbe felice, non è così, tutti i giorni la macchina corpo umano perde colpi, il pover'uomo lo sente, peggio ancora, lo vede, aumenta sempre di più gli sforzi, la macchina perde un altro pezzo.

La vita segue il suo corso, a volte lunga altre no, una strada che tutti percorriamo, tutte le strade hanno una meta, un traguardo che tutti dobbiamo tagliare, l'amaro è sapere che non ci sarà premio all'arrivo.

L'idea del pover'uomo è che lui non può finire come un comune mortale, vuole fare qualcosa di eclatante, rimanere nella storia. Entra in politica per erigersi a salvatore della Patria.

Il pover'uomo fa i conti senza l'oste, e senza la sua natura di bohèmien, in un Paese dove il governo laico divide il potere con quello cattolico.

Un'idea c'è la, si rivolge al popolo che l'osanna, come la strega diBiancaneve chiede: Popolo delle mie brame sono io il più potente del reame?


Avuto il consenso cerca di estromettere tutti gli altri poteri dello Stato, erigersi ad Unto del Signore, pensa: Altri sono stati capaci di fare entrare nell'immagginario collettivo che Dio ha creato l'uomo, è no viceversa, perchè non lo posso fare anch'io? Il colpo gli riesce, via a governare con la sua corte dei miracoli.


Ci sono voluti anni alla fine si è reso conto che non è così facile come pensava, altri c'hanno messo più di tremila anni per raggiungere il loro scopo. A questo punto entra in confusione mentale, non sa più che fare, infila una sfilza di mega errori, cerca di giustificarli, peggiora ancor di più la situazione. Alla fine l'oste gli presenta il conto: e adesso, pover'uomo?

Commenti

ponygon99 ha detto…
Caro Leonardo, come non condividere la tua analisi?
E tuttavia io aggiungerei: Povera Italia!!!

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