E ADESSO, POVERO POPOLO

Difficile risolvere problemi in prima persona, figuriamoci se questi sono posti da altri come se fossero tuoi.

A sentire i politici, i giornalisti, commentatori, opinionisti,letterati, psigologhi,ecc...ecc...sciorinare ognuno le proprie ricette per migliorare nel modo giusto possibile la gestione della cosa pubblica.

Difficile comprendere dove sta la ragione,a rigor di logica tutti hanno ragione perché ognuno di esso è bravo con le parole, la lingua italiana si presta a sofismi vari, basta una virgola per cambiare il concetto.

In un paese dove, il più delle volte, nemmeno il letterato conosce la propria lingua, compreso il sottoscritto che letterato non è, come può un comune cittadino comprendere le vere ragioni che propinano i signori preposti a farlo?

Riescono perfino a rileggere, ognuno a suo modo, dadi stampati , calcoli numerici, leggi, facendo sì che questi rispondono alla logica di chi legge.

Sembriamo un pollaio di galline rimbambite da galli stonati,in tutta questa confusione non si sa più che pesci pigliare,siamo frastornati da notizie propinate per vere per poi essere smentite il giorno dopo.

Ci siamo fatti infinocchiare da imbonitore di piazza, da un venditore d'auto usate, i peggiori affabulatore di parole, anzi illusionisti della parola.

Non è facile arricchirsi dall'oggi al domani, imprenditori quasi onesti hanno dovuto passare la mano alle generazione future perché si consolidasse il capitale, mentre c'è chi ha preso la scorciatoia, corrompendo chi media, quelli delle agevolazioni politiche e quant'altro.

Non si spiegherebbe diversamente, quest'uomo ora detiene le sorti del nostro paese, ebbe la sfrontatezza di mettere al dicastero della giustizia il suo avvocato, condannato per corruzione di giudici e guardia di finanza, con la premessa che lui sapeva, perché era il mandante.

Per lo stesso movente, per un altro affare, un'altro suo avvocato condannato, per non parlare di tutto la melma in quest'ora copre quasi tutto il parlamento.

Non c'è speranza, lui ha fatto proprio il motto di Sansone, l'eroe israelita,se devo morire(politicamente)muoiano con me tutti gli odiati nemici.Per Sansone erano i Filistei, per Berlusconi sono gli Italiani?

Commenti

Post popolari in questo blog

Chi vuol esser lieto, sia, del doman non c'è certezza!