c'è sempre un perché!

Perché il ministro Maroni se la prende con Saviano, osa insinuare che anche in Lombardia le mafie ingrassano.

Dato per scontato che la delinquenza organizzata è sparsa in tutto il mondo industrializzato, dato per scontato che le mafie devono far profitti,trovano riferimento nei gangli delle amministrazioni, dato che queste sono gestite dai politici, non c'è da meravigliarsi se viene il sospetto del coinvolgimento dei signori della Lega, dato che sono loro ad amministrare il territorio.

Il ministro doveva difendere il suo elettorato, l'orticello verde. Quell'orticello che permette a lui e tutti i capi della lega di sguazzare nel magna, magna, in quella Roma ladrona tanta invisa.

Perché Maroni e Alfano corrono a Napoli, prendendo merito per la cattura di Iovine?
Per poi farlo passare come l'operazione del secolo? Il povero, per modo di dire, malavitoso non s'aspettava tanta gloria, lui non è altro che il nipote di quel Mario, socio di Schiavone & C., da lui eletto fiduciario per le prebende che arrivano dalle varie cosche di zone.

Per appiccicare il manifesto elettorale alla loro parte, non all'azione della magistratura e polizia,i veri fautori dell'arresto. Per segnalarsi all'opinione pubblica come il governo dell'efficienza e della bravura. Il fatto che il tutto lo faccia i bravi operatori della legge, è secondario.

Questi signori non hanno capito che non basta apparire, il loro lavoro non è quello di farsi fotografare a fine operazione. E'quello di mettere nelle migliori condizioni i suddetti operatori della legge ad operare nella cattura e nel intercettare tutti i movimenti sospetti, la legalità non deve chiedere l'elemosina al governo, a questo deve pensarci il ministro dell'Interno, e quello della Giustizia.

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