L'APPARTENENZA

Ha ragione Massimo Cacciari, è finita l'era di Don Camillo e Peppone. Ci avviamo verso il terzo millennio sarebbe ora di tagliare i ponti con il vecchio modo di far politica.

Da cittadino me ne frego di che colore veste il sindaco della mia citta, basti sapere essere un buon amministratore, come deve essere un buon padre di famiglia.

Certo non mi aspetto amor filiale da lui, mi aspetto che non faccia mancare l'asilo ai miei nipotini che arrivi puntualmente, senza essere decurtata da gabelle, tiket e cose varie, la mia sospirata pensione.

L'appartenenza è il principio di dissocializazzione, non è democrazia, la Lega Nord, Lega Sud, Lega Centro, ne sono l'esempio.

Dissociarsi serve al capo, per creare un branco tutto suo, ne sono esempi i vari Rutelli, Fini, Casini, Mastella, Ventola ecc...ecc...

In fondo cosa centra il colore politico con la buona amministrazione? Prodi è stato l'esempio di buono amministratore, non si può dire altrettanto come politico.

Abbiamo visto cosa sono i programmi elettorali e che fine fanno, carta straccia, servono solo a farsi eleggere, passare il turno, la comoda poltrona.

Allora? Valutiamo chi si candita per quello che ha fatto e per la capacità di fare, presentino agli elettore il loro curriculum vitae e lascino che siano gli elettori a farne esame.

E' tanto difficile, è complicato? E' irrealizzabile? Non credo, basta un pò di buona volontà da parte di noi cittadini, ma proprio un pò, come direbbe un esimio scrittore, una ndicchia.

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